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Costumi delle Meraviglie

Costumi delle Meraviglie

Edizione Avanscena 2014

Artista: Benedetti Mateja

Allestimento: Roberta Gaion.

Presentazione e curatela: Chiara Massini.

Consulenza Maddalena Antoniazzi

Presso:  Porta Ss. Quaranta, Sala D’Armi  Treviso                                         Intervento musicale a cura del Conservatorio A. Steffani di Castelfranco Veneto                                                                  

Installazione musicale a cura di  Francesco Fabris.                                        Foto all’interno dell’auditorium @J. Morteza                                                   Sponsor: Vini Collavo

Chiusura 2014, Giorgia Severi


Nel 1963 Peter Schuman fonda a New York il Bread and Puppet, un teatro girovago di marionette che raccontava l’importanza del teatro, pari a quella del pane. Il teatro sfama uno dei bisogni primitivi dell’uomo: la voglia di crescere e di conoscere.

In questi anni di rapido cambiamento viviamo una contraddizione molto significativa: tanto meno è definito, limitato e localizzato lo spazio personale tanto più forte è il legame con il mondo, con l’ambiente e il macrocosmo.
Così accade anche per le tematiche care all’associazione Avanscena: tanto più è approfondita la ricerca dell’identità specifica del teatro tanto più emerge il bisogno di un teatro diffuso, che coinvolge il territorio al di fuori del palcoscenico.
Lo sguardo, indirizzato oltre il palco, è attento alle tradizioni locali, sensibile alle tematiche ambientaliste, alla ricerca di quei legami antichi, di una memoria e di un linguaggio latente che non sappiamo più parlare, ma che ci sembra conosciuto.

Giorgia Severi, attraverso la lettura critica di Chiara Massini, ci guida attraverso questa sfida: riconoscere il ruolo dell’uomo nel macrocosmo attraverso segnali lontani. Ci invita a raccogliere e ascoltare le tracce del nostro camminare sul palcoscenico della vita quotidiana, tracce che ci raccontano la complessità dell’esistenza umana.

Si tratta appunto di sfamare il bisogno di conoscere se stessi e di comunicare “attraverso segni teatrali assoluti”, quasi a ricordare la ricerche lontane, ma ancora feconde, del mondo scomparso del teatro di Edward Gordon Craig.

Avanscena Vi invita dunque alla mostra, realizzata in collaborazione con il P.Ar.Co di Casier, Amaci, LegAmbiente e con il patrocinio del Comune di Casier.

Il lavoro di Giorgia Severi nasce dalla storia di una terra bruciata: i circa 60 ettari della pineta di Lido di Dante, appartenenti al Parco Delta del Po e patrimonio UNESCO, distrutti nel 2012 da un incendio doloso. Un territorio ferito, sfregiato, come una crepa in un affresco.

Il lavoro si compone di diverse fasi. Inizia come percorso di documentazione: l’artista svolge un’opera di ricerca sul luogo, raccoglie frammenti organici (ad esempio legni combusti) che poi restaura ed effettua rilievi sulla zona colpita dall’incendio. In un secondo momento Severi restituisce al pubblico gli elementi raccolti attraverso una performance (Operazione Campo Base, Ravenna, settembre 2013), sculture, fotografie, rilievi calcografici e cartacei e un film.

Al cuore del progetto si trova l’idea di “Cura”, intesa come responsabilità e amore per il macrocosmo di cui siamo parte, per il disegno circolare della natura del quale l’essere umano è solo una parte infinitesimale. Cura come restauro, come pietas verso i frammenti arborei, feriti, portati via dal campo di battaglia. Cura come ricerca, urgente e necessaria, di un nuovo equilibrio e di una riconnessione consapevole tra l’uomo e tutto ciò che è vivente.
Restoring the world – Cura si propone come un percorso itinerante – curato da Chiara Massini – fruibile in un’unica soluzione espositiva, da portare in diversi territori per sensibilizzare e stimolare la riflessione sulla questione ambientale.
Esposizione di
RESTORING THE WORLD– CURA
Progetto espositivo di Giorgia Severi
Presso il P.Ar.Co all’interno del Parco Naturale Regionale del Fiume Sile
dal 20 settembre al 12 ottobre 2014
Catalogo: Allemani & Co
Con il contributo di Giovanni Pingani
Evento promosso da Amaci
Con il Patrocinio del comune di Casier, Treviso
Con il sostegno di LegAmbinte

Ingresso gratuito

Teatro Wasserman chiude i Battenti

Il teatro Wassermann di Giavera del Montello, protagonista della mostra “Nuovi Teatri: nuova Carografia d’Italia” seconda edizione del Festival Avanscena,  ha chiuso i battenti. Giovanni Cilluffo, resposanbile e direttore artistico rassicura che la “resistenza poetica continua”!

Dopo 6 anni di attività Villa Wassermann di Giavera del Montello (TV) chiude i battenti, all’indomani dell’insediamento della nuova Giunta Comunale Cavallin. Si azzerano così i sacrifici, le speranze, le idee, le emozioni, le sollecitazioni interiori, il dialogo, la ricerca, lo scambio intellettuale tra pubblico e artisti, che durante gli anni della sua attività, dal 2009 ad oggi, hanno percorso gli spazi della villa, nella sensibile e competente gestione di Giovanni Cilluffo, direttore artistico del Teatro Wassermann.
E’ una grave perdita la chiusura di Villa Wassermann, non solo per il territorio di Giavera del Montello e della provincia trevigiana, territorio con il quale la residenza teatrale dialogava strettamente, quanto piuttosto per il mondo teatrale e culturale. Fucina di idee, promotrice di eventi mai banali e sempre sapientemente intrecciati all’attualità culturale ed artistica, con lo sguardo rivolto al domani e all’oltre, nell’allargamento di confini mentali e fisici, territoriali e intellettuali, villa Wassermann ha rappresentato durante gli anni della propria attività valido punto di riferimento di artisti, Compagnie, associazioni culturali da un lato, nonché raro esempio di illuminata sensibilità politica dall’altro, nella convergenza di obiettivi da parte di un’Amministrazione Comunale attenta ai bisogni non solo materiali dei propri cittadini, perchè preoccupata anche di una loro crescita morale ed interiore.
Ma pare che questo buon ciclo sia finito, con il cambio politico e l’insediamento della nuova amministrazione Cavallin, che senza tanti preamboli ha licenziato seduta stante Giovanni Cilluffo, il direttore artistico del Teatro Wassermann, il fautore dei progetti teatrali e culturali che si svolgevano fuori e dentro la villa, nell’arco dell’intero anno, depauperando così il territorio di un bene prezioso ed irrinunciabile: ancora non sono state esplicitate le intenzioni dll’attuale amministrazione circa la destinazione di questo sito.
Noi che come giornale abbiamo seguito con entusiasmo i progetti del Teatro Wassermann, presenziando agli spettacoli e agli eventi quando possibile e registrando sempre un affabile clima di serenità e di scambio, non possiamo che rammaricarci di questa, secondo il nostro punto di vista, sciagurata scelta ( anche se l’attuale amministrazione comunale intendesse continuare l’opera intrapresa cambiandone la direzione, ci pare difficile riesca a trovare un direttore altrettanto capace per sensibilità, curriculum, esperienza, competenza).
Ricordiamo con affetto l’ex vice sindaco, assessore alle pari opportunità, Isabella Zuliani, sempre presente nei momenti più significativi della progettazione delle attività della villa, spesso in prima linea con interventi intelligenti, mirati e coinvolgenti.
Emanuela Dal Pozzo

BREVE STORIA DI VILLA WASSERMANN
La struttura di villa Wassermann prende corpo per l’attività culturale nell’autunno del 2009, negli spazi ancora vanescenti del complesso, si usani tutti gli spazi per realizzare performance ed incontri vari sfruttando soprattutto il vecchio granaio, ancora con le sue strutture del lavoro che fu. In quel primo anno per volontà dell’Amministrazione comunale viene sviluppata l’idea di riunire persone del territorio con interessi culturali vari per realizzare un gruppo di lavoro e progettazione. Si forma il CONSORZIO CULTURALE GIAVERA  nel 2010 :vengono proposte diverse attività a diverse fasce d’età. Per motivi organizzativi ed economici il Consorzio cessa la sua attività. La gestione dello spazio culturale e la sua programmazione vengono affidati all’Associazione Cantieri Associati Culturali. Nasce il Teatro Wassermann.Le programmazioni si svolgono negli spazi accessibili, in modo saltuario in inverno, con le rassegne estive “Amore…follia” nel parco della villa. Nel frattempo si tengono corsi professionali di teatro e laboratori per diverse fasce d’età. A proprie spese l’Associazione cerca di rendere più gradevoli gli ambienti al pubblico. Nel 2012 iniziano i restauri della villa, soprattutto del granaio in cui si realizzano il teatro e il foyer. Lo spazio teatro è costituito da un palcoscenico 9×8 con quintato nero, impianto audio luci e una capienza di 150 persone, con relativi camerini e una foresteria per ospitare gli artisti. Lo spazio teatro è una struttura polifunzionale. Nel foyer antistante si realizzano mostre di artisti locali e nazionali. L’associazione ha partecipato attivamente alla realizzazione della struttura con addobbi e arredamento parzialmente a proprie spese, possibili attraverso la politica del baratto: gli artigiani capaci lavoravano. in cambio di partecipazione ai corsi. In questa nuova realtà siamo riusciti a programmare un’attività articolata sia estiva che invernale, ampliando l’offerta per un pubblico vasto e poliedrico. Grazie alla conoscenza artistica e alla solidarietà degli artisti che hanno appoggiato la nascita di questo nuovo centro culturale, abbiamo avuto diversi ospiti sia del territorio veneto che compagnie nazionali e straniere, tale da rendere nota questa villa e il comune di Giavera anche oltre frontiera. Abbiamo realizzato una residenza con un ‘artista giapponese e 5 compagnie italiane denominato Progetto Wassermann, che porta in Italia e all’estero le proprie performances. In parte sostenuti economicamente dall’Amministrazione abbiamo potuto invitare compagnie di prestigio italiane  stranier, creando anche un indotto attraverso le convenzioni con B e Be i  ristoranti del territorio per artisti e pubblico con prezzi vantaggiosi. Abbiamo visto crescere l’interesse del pubblico per le nostre attività, abbiamo potuto confrontarci con il pubblico anche grazie momenti conviviali di discussione sulle attività proposte, abbiamo infine tratto spunti interessanti per la prosecuzione della nostra programmazione che ha toccato molti linguaggi: la danza, il teatro, la pittura, il cinema, la musica, conferenze- studio, eventi tematici su nodi cruciali del nostro tempo quali la condizione della donna, l’emarginazione, la diversità.  Abbiamo proposto concerti jazz, classici e di musica lirica, rassegne teatrali dedicate ai ragazzi, iniziative per la terza età.
Il Direttore Artistico Giovanni Cilluffo